POST 2021
Niente dura per sempre.
Il che è una fortuna, perché presuppone la possibilità di un cambiamento.
Ieri, oggi, domani. Nonostante da più parti venga suggerito che qui sia sempre lo stesso giorno. È nella natura del dogma insinuare l’idea della propria tensione all’infinito. Nella natura delle ideologie trattare come implicita l’assenza di alternative. In quella delle religioni esplicitare l’impossibilità di una salvezza al di fuori della propria dottrina.
Ciò nonostante, l’esistenza è dialettica. Muta. Diviene. Scarta. E sorpassa.
Nell’eccezionalità del tempo della pandemia, ci siamo chiestə tuttə che cosa ci ha tolto e cosa cambierà o quali opportunità sottende questa peste: l’incertezza e l’inquietudine sono state le motrici che ci hanno spintə verso futuri fantastici, situati in inediti scenari postpandemici.
A partire da questa suggestione, POST nella sua accezione latina è diventata la matrice dell’indagine di CHEAP per tutto il 2021: a partire da questa idea di superamento, costruiremo i progetti di arte pubblica dei prossimi mesi.
+ Cosa ci aspetta oltre il capitalismo, in seguito alla prossima crisi climatica, cosa succede dopo aver compiuto 30 anni, dopo averne compiuti 90, dopo il crollo del patriarcato, dopo la malattia, dopo l’impero, dopo il punk, dopodomani.
Vogliamo sapere come immagini la fine della democrazia e quale utopia la potrà seguire, come si rappresenta una comunità che ha superato la violenza di genere e del genere, qual è il panorama postumano, la temperatura postcoitale, il tratto di una nuova posterità.
Ti interroghiamo su quali siano i prossimi simboli della liberazione, come rappresenteresti una società che è andata oltre il razzismo, quali sono le estetiche in cui ci riconosceremo, quali le prospettive post traumatiche, qual è la nuova epoca storica che desideri parta dopo quella che stiamo lasciando.
POST. Una call for visions – su carta, per strada, a poster.

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