Vittoria persa
il LATO DEL CERCHIO - 1 MAGGIO 2018
» Guarda qui… ho fatto più notizia io del podio. I cento metri più lenti della storia.
« Se tutti avessero camminato saresti arrivato primo.
» In quell’attimo prolungato tra lo stare per partire ed il primo passo, teso, immobile ma già proiettato nel movimento, non sono riuscito a realizzare lo scopo di quella corsa. Mi è sembrato sciocco vincere. Perché siamo qui, Santos?
« Siamo qui proprio per vincere!, perché siamo i migliori. Una medaglia è la giusta ricompensa a tutti gli sforzi sopportati, ci meritiamo di pestare i gradini del podio.
» Di salire sullo scalino più alto e guardare da lassù gli altri. La glorificazione alle olimpiadi si fonda sulla prevalenza del più forte sul più debole. Niente di più. Ero lì, accucciato tra i respiri degli altri ragazzi ognuno ad inalare la propria ansia, tutta quella fretta per non andare da nessuna parte, per passare il più velocemente possibile, più degli altri, e ad un tratto la competizione mi ha nauseato. Il record mondiale in 100 m è 9"58, ma nessuno gareggia contro il tempo, tutti cercano di battere Bolt. È avvilente pensare che i limiti dell’umanità sono posti dagli uomini e si gareggia nel superarsi a vicenda. Dovremmo cooperare per raggiungere la luce più che gareggiare per sorpassarci.
« Drammatico. Sono giochi olimpici, giochi, non gare. Nessuno vuole sconfiggere l’altro, l’agonismo serve solo per spronare gli atleti a vincere l’umana tendenza a risparmiarsi, a dare tutto.
» E allora perché non posso partire quando mi pare?

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