Indecifrabile comprensione
il LATO DEL CERCHIO - GIOVEDÍ 4 GENNAIO 2018
“Non sforzarti di capire cosa ci sia scritto. Affronta queste pagine come farebbe un selvaggio ignaro dell’alfabeto e della scrittura. Devi scorrere le righe cercando di non vedere una lingua o l’espressione di un pensiero. Apri la mente al Libro e ti accorgerai di leggerti dentro.”
Il volume nero domina la libreria dall’ultima mensola come l’apice di un albero genealogico dal quale derivano tutti gli altri libri. L’interpretazione di quel testo indecifrabile è il rituale di passaggio dalla pubertà alla maturità. Tento, ma da anni ho la barba e continuo a vedere solo scarabocchi. Inizio a pensare di non essere in grado di capirmi.
“Questo Testo non vuole essere letto, vuole leggerti. Gli occhi di un uomo non possono decifrare la scrittura divina. Lasciati comprendere, rivelati alla lettura e spera di assomigliare almeno ad un lontano dialetto della sua lingua.”
Per adempiere al rituale molti degli iniziati improvvisano recensioni di sé o recitano l’oroscopo del giorno con espressioni di mistica comprensione davanti a quelle pagine. Io non riesco a trasgredire; non so oltrepassare il confine tra ciò che si può e ciò che è possibile fare.
Il Maestro predica il raggiungimento della massima espressione dell’umano, non il superamento dei suoi limiti: “la consapevolezza di essere destinati a qualcosa di grande e la realistica impossibilità di raggiungere la grandezza rende ogni cosa misera”. Ma se capire il Libro è impossibile perché abbiamo la possibilità di leggerlo?
Il volume nero domina la libreria dall’ultima mensola come l’apice di un albero genealogico dal quale derivano tutti gli altri libri. L’interpretazione di quel testo indecifrabile è il rituale di passaggio dalla pubertà alla maturità. Tento, ma da anni ho la barba e continuo a vedere solo scarabocchi. Inizio a pensare di non essere in grado di capirmi.
“Questo Testo non vuole essere letto, vuole leggerti. Gli occhi di un uomo non possono decifrare la scrittura divina. Lasciati comprendere, rivelati alla lettura e spera di assomigliare almeno ad un lontano dialetto della sua lingua.”
Per adempiere al rituale molti degli iniziati improvvisano recensioni di sé o recitano l’oroscopo del giorno con espressioni di mistica comprensione davanti a quelle pagine. Io non riesco a trasgredire; non so oltrepassare il confine tra ciò che si può e ciò che è possibile fare.
Il Maestro predica il raggiungimento della massima espressione dell’umano, non il superamento dei suoi limiti: “la consapevolezza di essere destinati a qualcosa di grande e la realistica impossibilità di raggiungere la grandezza rende ogni cosa misera”. Ma se capire il Libro è impossibile perché abbiamo la possibilità di leggerlo?
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