Casa, salute, giustizia sono diritti di tutti.
E allora "Chi è il diverso?"

Nelle strade di Bologna la campagna firmata dal fotoreporter Michele Lapini e dall'associazione Avvocato di Strada.

BOLOGNA - La casa è un bene primario, ma "non si affitta agli stranieri". Tutti i cittadini hanno pari diritti, ma il principio di uguaglianza sembra valere meno quando i diritti da rispettare sono quelli di un immigrato. La salute è un "fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività", ma sono 500mila le persone invisibili al piano vaccinale fra italiani e stranieri senza dimora. "Chi è il 'diverso'?", si chiede il fotoreporter Michele Lapini in un progetto - sposato e sostenuto da Avvocato di strada - i cui manifesti saranno visibili nelle strade di Bologna fino al 12 aprile.

Il punto di partenza della riflessione di Michele Lapini è l'articolo 3 della Costituzione, architrave dei diritti fondamentali in Italia. E da lì si dipana attraverso le altre pietre miliari che sorreggono (o dovrebbero farlo) il nostro vivere civile. Ai manifesti hanno contribuito l'illustratrice Federica Giglio, in arte Inbuonafede, e il visual designer Andrea Papi: la tecnica mista tra fotografia, disegno e grafica restituisce il messaggio che la contaminazione produce effetti positivi per tutti. In una narrazione che non solo denuncia le anomalie presenti nel nostro Paese, ma che vuole essere portatrice anche di esperienze virtuose che esistono - ma spesso non fanno notizia - "per ricordarci che la ricerca della diversità", scrivono gli organizzatori, "non è sempre osteggiata".
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fotografie: Michele Lapini​​​​​​​
​​​​​​​ Illustrazioni: Federica Giglio

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